Il Duomo, Basilica Cattedrale Protometropolitana di Messina dedicata a Santa Maria Assunta, sostituì il primitivo impianto giustinianeo in epoca normanno-sveva (fu inaugurato nel 1197 alla presenza dell'Imperatore Enrico VI), ma fu ricostruito varie volte a seguito di incendi e terremoti che lo danneggiarono notevolmente.
La Cattedrale, a tre navate ripartite da eleganti colonne, custodisce, tra le principali opere d'arte:
un magnifico portale maggiore marmoreo tardo gotico quattrocentesco (di Antonio Baboccio da Piperno), completato da Pietro di Bonate nel 1468;
un tetto ligneo finemente decorato in pittura ed un pavimento marmoreo policromo, rifatto sul modello dell'originale di Giovanni Angelo Montorsoli;
un pulpito marmoreo di Andrea Calamech e la cappella del Sacramento di Jacopo del Duca, opere entrambe cinquecentesche;
sulle pareti delle navate laterali, il grande complesso marmoreo dell'Apostolato, edificato nel XVI secolo su progetto di Giovanni Angelo Montorsoli, e interamente rifatto dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale;
un altare maggiore in marmi mischi con il baldacchino in legno e rame di Simone Gullì (fine XVII secolo)
il dipinto in stile bizantino della Madonna della Lettera, patrona della Città e dell'Arcidiocesi, rifatto nel dopoguerra da Adolfo Romano;
numerosi monumenti sepolcrali, tra cui quello dell'Arcivescovo Guidotto da Abbiate di Goro di Gregorio (1333)
dello stesso autore anche i magnifici mosaici in stile bizantino dei catini absidali, raffiguranti il Cristo Pantocratore tra Santi (al centro), la Madonna tra Sant'Agata e Santa Lucia (abside della cappella del Sacramento) e San Pietro e San Placido (abside destra);
un campanile, alto 60 metri alla cuspide, con l'orologio astronomico più grande del mondo, costruito negli anni '30 dalla ditta Ungerer di Strasburgo, che a mezzogiorno si anima con il movimento di diversi automi meccanici.
All'interno, nel 1930, venne installato il secondo più grande organo d'Italia e terzo in Europa che oggi, dopo il rifacimento del 1948, presenta 15.700 canne, 5 tastiere e 169 registri (è opera della rinomata ditta Tamburini di Crema).
Il ricco tesoro del Duomo, ospitato in locali adiacenti dalle belle finestre quattrocentesche in stile catalano in pietra policroma, custodisce importantissime opere dell'argenteria ed oreficeria soprattutto messinese, tra cui la preziosissima "Manta d'oro" della Madonna, di Innocenzo Mangani 1668 Il duomo di Messina è insignito del titolo di Basilica minore