PALAZZO MUNICIPALE |
Palazzo Zanca, dal nome
dell'architetto palermitano Antonio Zanca, che lo progettò nel
dopoterremoto, si affaccia sulla vasta piazza "Unione Europea",
edificio imponente dal basamento in pietra di Billiemi e, sul
frontone, le allegorie dello scultore messinese Bonfiglio,
raffiguranti la Regina del Peloro e due sirene. I due grandi
bassorilievi del padiglione principale raffigurano le eroine
cittadine della guerra del Vespro Dina e Clarenza.
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TEATRO
"VITTORIO EMANUELE II°" |
Già teatro "Sant'Elisabetta",
mantiene l'originaria architettura neoclassica, essendo sopravvissuto al
terremoto. Fu progettato dal napoletano P. Valente e dal messinese C.
Falconieri. Sormonta il prospetto il gruppo marmoreo raffigurante "Il
Tempo che scopre la Verità a Messina" del messinese Saro Zagari. Il
soffitto all'interno è decorato da un grande affresco di Renato Guttuso,
raffigurante "la leggenda di Colapesce". |
GALLERIA "VITTORIO EMANUELE
II°" |
Opera
eclettica del messinese Camillo Puglisi Allegra (1939), unica nel suo
genere nel Meridione d'Italia, se si fa eccezione per quella di Napoli; la
belle decorazioni di Bonfiglio e Lovetti, su disegno dell'Allegra, si
ispirano al '700 siciliano. |
MONTE DI PIETA'
(Vedi quì Foto antica) |
Edificato in
via XXIV Maggio (un tempo "via dei Monasteri") nel 1616 dall'architetto
Natale Masuccio su incarico dell'Arciconfraternita degli Azzurri e
collegato, attraverso una scenografica scalinata, ai resti della chiesa
della Pietà, di cui, a seguito dei danni del terremoto del 1908, rimane
soltanto la bellla facciata. La magnifica scalinata è opera di P. Campolo
e A. Basile; al suo centro si trova le bella "fontana dell'Abbondanza" di
Ignazio Buceti (1741). |
PALAZZO DELL'UNIVERSITA' |
Sito in
piazza Pugliatti, di fronte a quello del Tribunale, venne costruito su
disegno di Giuseppe Botto nel 1927 in un puro e lineare stile tardo
floreale. L'Università di Messina fu preceduta dalla scuola di lettere
greche fondata da Costantino Lascaris nel 1421. Dopo circa venti anni la
città chiese al re Alfonso il Magnanimo di possedere una sua Università
come Catania, ma solo nel 1548 la ottenne. |
PALAZZO DI GIUSTIZIA |
Opera dell'architetto Marcello
Piacentini, sito in piazza Maurolico di fronte a quello dell'Università,
fu realizzato nel 1927. La solenne facciata, in pietra di Solunto dai toni
dorati, è ispirata ad un classicismo attinto alle radici della cultura
siciliana e teorizzato dal Basile. Sul frontone sono raffigurati giuristi
messinesi, tra cui il filosofo Dicearco da Messina. Sul fastigio si trova
una quadriglia in bronzo, opera di Ercole Drei che raffigura Minerva alla
guida. Le decorazioni sono degli scultori Prini, Cloza e Bonfiglio. |
PALAZZO DEL GOVERNO |
Fu costruito
nel 1920 su progetto dell'architetto Cesare Bazzani con elementi tipici
del gusto post floreale. Sorge nella bellissima Piazza dell'Unità d'Italia
di fronte alla Passeggiata a mare. Occupò quasi per intero l'area della
cinquecentesca chiesa di S. Giovanni dei Cavalieri di Malta, della quale
rimane soltano, sul retro del Palazzo, la magnifica Tribuna. |
PALAZZO DELLA CAMERA DI
COMMERCIO |
Fu costruito
dopo il terremoto del 1908 su progetto dell'architetto messinese Camillo
Puglisi Allegra, sorge in Piazza Cavallotti. Il prospetto, di stampo
rinascimentale, presenta tre ampi portali ad arco con artistiche
cancellate in ferro battuto. Dai portali si accede in un vasto atrio dal
quale si entra nel salone monumentale della borsa. L'interno neoclassico
presenta alcune sculture del messinese Antonio Bonfiglio e dipinti di
Francato e dei fratelli Zona. Una monumentale scalinata conduce al primo
piano del palazzo. |
PALAZZO DELLA PROVINCIA |
Noto anche
come "Palazzo dei leoni", sorge sul corso Cavour e prospetta su un lato
nella scenografica piazza Antonello, su cui si affacciano, oltre ad esso,
la Galleria Vittorio Emanuele, un lato del Municipio e l'ex Palazzo delle
Poste. L'edificio fu costruito nel 1914 dall'architetto Alessandro Giunta
sull'area dell'antica Chiesa di Sant'Agostino della quale sono ancora
visibili nell'atrio alcuni elementi architettonici. |
PALAZZO DELLA DOGANA |
Opera di
Giuseppe Lo Cascio del dopoterremoto, in stile liberty, con le magnifiche
decorazioni, le pensiline in ghisa ed i cancelli ispirate appunto al
floreale. Sorge sul luogo ove, fino al 1783, sorgeva il grande Palazzo
Reale, sede prima dei re e dopo dei viceré di Sicilia, alla pari del
palazzo reale di Palermo. |
PALAZZO DELLA DOGANA |
Costruito nel
1926 con norme antisismiche su progetto di V. Vinci, si ricollega ad una
marcata struttura rinascimentale così come appare evidente nelle paraste
che delimitano il portale d'ingresso affiancato da colonne tuscaniche e
sovrastato da un balcone. All'interno dell'edificio, particolarmente
importante è la "sala degli sportelli", dove prevale il gusto floreale.
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PALAZZO DEL BANCO DI
SICILIA |
Costruito nel
1926 con norme antisismiche su progetto di V. Vinci, si ricollega ad una
marcata struttura rinascimentale così come appare evidente nelle paraste
che delimitano il portale d'ingresso affiancato da colonne tuscaniche e
sovrastato da un balcone. All'interno dell'edificio, particolarmente
importante è la "sala degli sportelli", dove prevale il gusto floreale.
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STAZIONE FERROVIARIA |
Costruita nel
1939 dall'architetto Mazzoni, prospetta sulla centrale piazza della
Repubblica, al cui centro spicca una fontana del 1905. |
I testi sopra
riportati sono stati tratti dall'enciclopedia online "wikipedia" |