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Parco dei Nebrodi - Lago Maulazzo - Alcara Li Fusi

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Parco dei Nebrodi - Lago Maulazzo - Comune di Alcara Li Fusi

La terza tappa inizia in prossimità di Portella Femmina Morta (1524 m.s.l.m.), punto di incontro con la s.s. 289 S. Fratello - Cesarò. La traccia, inizialmente pianeggiante, attraversa un'area limitrofa alla faggeta di Monte Soro, dove sono bene evidenti le aree carbonili dei numerosi fussuni. Dopo circa 2 Km., si arriva in corrispondenza di Portella Calacudera dove la strada si biforca: il tratto asfaltato, sulla destra, raggiunge Monte Soro (1847 m.s.l.m.), la cima più elevata del complesso montuoso dei Nebrodi. La strada che, invece, va verso sinistra si dirige verso il Lago Maulazzo (1400 m.s.l.m.), invaso artificiale di 5 ettari, incastonato nella superba faggeta di Sollazzo Verde. Superato il lago, si segue la traccia principale e si continua a scendere, camminando all'interno della fitta faggeta che qua e là si apre in piccole radure pascolative. Cavalli sanfratellani allevati allo stato brado e numerosi bovini pascolano liberamente in tutta la zona. Dopo circa 2 km., si incontra un bivio (Passo Taverna); si segue la traccia principale che volta a destra e attraversa il Torrente Cuderi e, dopo circa 4 km., si arriva al Lago Biviere (1278 m. s.l.m.), il più ampio bacino lacustre dell'area dei Nebrodi.

Eccoci al lago Maulazzo. Prima tappa del nostro percorso. Questo invaso artificiale di circa 5 ettari regala uno spettacolo davvero affascinante ed insolito richiamando alla mente paesaggi alpini. Sulle sponde del lago, in cui  non è raro scorgere bovini e cavalli abbeverarsi e trovare frescura, è possibile allestire pic-nic immersi nel verde e nel silenzio (soprattutto nei giorni feriali). Sulla sponda costeggiata dal sentiero è presente, come in molti altri punti strategici, una grossa cartina molto utile per capire il punto in cui ci si trova e decidere il percorso da "imboccare". In prossimità del lago vi è infatti il primo bivio con le opportune indicazioni del caso. Lasciando la stradella in cui ci troviamo è possibile dirigersi verso Sant'Agata Militello (16Km) località sul Tirreno. Noi proseguiamo dritto in direzione lago Biviere.

L'itinerario attraversa una zona interamente boscata, partendo dal territorio di Militello Rosmarino, località Fontanazze, ed attraversando le contrade di Agrifoglio,Faitedda e Palettone, per giungere al Lago Maulazzo nel territorio di Alcara Li Fusi. Il percorso permette, in una sola giornata, di incontrare vari ambienti di notevole interesse: elementi della macchia mediterranea, querceti, coltivi, prati, la faggeta, prima mista e poi pura con presenza nel sottobosco di splendidi esemplari di agrifoglio, e zone umide.
Lungo il sentiero si incontrano punti panoramici da dove è possibile osservare una buona parte del territorio del Parco, dai monti sino al mare. È possibile godere di paesaggi ricchi di radure, di grandi vallate, di monti, di boschi e di mare.

Nel primo tratto di sentiero il paesaggio è caratterizzato da vaste zone dove è ben visibile la presenza dell'uomo,campi coltivati e ampi pascoli per l'allevamento del bestiame. In tali zone si può notare una tipica vegetazione costituita da arbusti a macchia bassa come la felce aquilina, alastri, ginestre, erica, rosa canina e giovani alberi di querce.

Superato il monte Furci ci si inoltra nella zona boscata dove predomina il cerro, quercia caducifoglie che può raggiungere i trenta metri di altezza. Nel Parco il cerro è presente allo stato puro, oltre che sparso nei boschi di sughera e leccio. Lo stato arbustivo è invece costituito principalmente dal prugnolo, dal biancospino e dall'agrifoglio.
L'agrifoglio è un arbusto sempreverde molto esteso nella zona, dove può raggiungere anche i 10 metri di altezza. È una delle specie maggiormente tutelate all'interno del Parco.

Proseguendo nel cammino si attraversa la contrada Faitedda, così chiamata per la presenza dei primi alberi di faggio. Il faggio è il simbolo del Parco dei Nebrodi, vista la sua presenza (circa 13.000 ettari) in gran parte dell'area protetta, dove tra l'altro questa specie incontra il limite meridionale della sua vasta area vegetazionale, trattandosi della faggeta più a sud d'Europa.

Lungo il tragitto è facile avvistare animali domestici come mucche, pecore, capre, cavalli e maiali che pascolano indisturbati. Con un po' di accortezza non sarà difficile l'incontro con piccoli mammiferi ed altri animali selvatici come volpi, lepri, conigli, martore, ricci, donnole e ghiri, o con la grande varietà di uccelli che popolano la zona: pettirossi, ghiandaie, colombacci, usignoli, picchi, ballerine, upupa, beccacce e rapaci notturni e diurni come il gheppio e la poiana.

Il Lago Maulazzo, meta dell'itinerario, è un invaso artificiale di circa 5 ettari, sito nelle pendici nord?orientali di Monte Soro, la cima più alta dei Nebrodi (1847 m s.l.m.). II Lago è al centro della faggeta di Sollazzo Verde, e rappresenta un punto d'interesse sotto l'aspetto naturalistico e paesaggistico.
 

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