| Dopo il teatro 
	greco, è certamente l’opera più importante realizzata nell’antichità a 
	Taormina. Luogo di spettacolo anche questo, di epoca romana: vi si 
	svolgevano, in uno specchio d’acqua artificiale, le “battaglie navali” 
	(“naumachie”, appunto, per i latini) che tanto affascinavano addetti ai 
	lavori e spettatori. La costruzione originaria, consistente in due navate 
	coperte a botte, fu realizzata presumibilmente alla fine del terzo secolo 
	dopo Cristo: si trattava, in sostanza, di un vasto e profondo bacino che, in 
	occasione degli spettacoli, veniva quasi interamente riempito d’acqua. Una 
	fila di pilastri, ai lati, sosteneva portici e gradinate. Alle pareti, sotto 
	le arcate, grandi nicchie che ospitavano le statue di uomini politici, eroi 
	ed atleti (soprattutto olimpionici). I resti delle Naumachie sono venuti 
	alla luce in epoca recente: gran parte della immensa costruzione resta 
	coperta dal corso Umberto, oltre che dai palazzi (lato mare) che si 
	affacciano su via Giardinazzo. |