La prima edizione della Festa
dell’Arancia si è tenuta domenica 11 dicembre 2005, dando vita alla “Bottega
dello Spiritaru” con la dimostrazione dell’antica estrazione dell’essenza
dagli agrumi. La manifestazione, impreziosita da un mercatino di Natale, da
una Mostra di incisori contemporanei, è stata un grande successo ripreso
anche dalla telecamere di RAI 3.
PERCHÉ LA FESTA DELL’ARANCIA? L’estrazione degli oli essenziali dagli
agrumi fu per molto tempo una delle principali fonti di guadagno per
l’economia della provincia di Messina e di Barcellona in particolare. Lavoro
di grande meticolosità e di pazienza, dà l’idea vera di come la frenesia
moderna ha cambiato il modo di operare. Il mestiere dello “Spiritaru” oggi
non esiste più, ma il ricordo di questi grandi uomini è ancora vivo e, il
ParcoMuseo Jalari dedica a loro la “Festa dell’Arancia”. L’Arancia
siciliana, rinomata in tutto il mondo, si erge sopra le altre per le sue
caratteristiche. Il sole, la terra di Sicilia, il lavoro degli agricoltori
la rendono unica, succosa, buona, ricca di proprietà organolettiche preziose
per la salute. Insieme ai limoni, mandarini e bergamotti, gli spiritari la
lavoravano tutti i giorni dal mese di ottobre fino a primavera ad eccezione
del giorno dedicato ai defunti, della festa dell’Immacolata Concezione e di
San Sebastiano (patrono di Barcellona). Dopo il raccolto, gli agrumi
venivano sistemati in apposite ceste e trasportate nel magazzino, da qui
prendevano vita le tre fasi della lavorazione: spaccatura, cavatura e
spumatura. |