Sulla costa nord occidentale della
Sicilia, in una suggestiva
posizione geografica, tra il Golfo di Castellammare e la città di Trapani,
distesa e racchiusa nella baia compresa tra le riserve naturali
dello Zingaro ad Ovest e di Monte Cofano ad Est, sorge San Vito Lo Capo,
città del Cous Cous, piatto della pace e simbolo di integrazione tra popoli
e culture differenti.
Gioiello splendente e vanto di una Provincia, quella di Trapani, tutta da
scoprire, San Vito Lo Capo è un antico borgo marinaro che conserva intatta
la forte impronta araba.
In questo luogo, luce, profumi e sapori si fondono dando vita ad un
paesaggio dai colori tipicamente mediterranei e dai fondali suggestivi:
basse case bianche rivestite di buganvillea, una spiaggia dalla sabbia
bianchissima che si affaccia su un mare turchese custode di tesori
antichi, in un ideale abbraccio, lungo un chilometro, verso il Mediterraneo.
Colore e suggestioni, tra i mandorli e gli ulivi di Castelluzzo, i tramonti
di Makari, le sorgenti e le grotte, i bagli e le torri; ma soprattutto il
profumo di una terra ricca e generosa, che anche a tavola riesce ad essere
straordinaria. Tra "busiate, pane "cunzatu" e Cous Cous",
la cucina sanvitese, è espressione di
un popolo di gente semplice e vera.
Ospitalità sincera, gastronomia fantasiosa e la migliore produzione
vitivinicola siciliana, conquistano il turista a spasso per i luoghi di
questo incantato angolo di Sicilia.
La Cittadina.
Distante da Trapani circa 39 chilometri (100 dalla città di Palermo, il
capoluogo di provincia), a 6 metri sul livello del mare, San Vito Lo Capo,
con le frazioni di Macari e Castelluzzo, conta circa 3.900 abitanti (2600
San Vito Lo Capo, 300 Macari, 1000 Castelluzzo).
Addentriamoci in questa vivace cittadina fatta di sole e mare ma anche di
storia e monumenti. Di particolare interesse sono: il Torrazzo, il Santuario ed il tempietto di
Santa Crescenza, tutti in stile
arabo-normanno.
A pochi passi da piazza Santuario troviamo via Savoia, il centro storico che
porta al mare. La strada è chiusa al traffico, e qui il turista può
passeggiare in tutta tranquillità, godendo della vista di splendide piante
rampicanti di buganvillea, coloratissime fioriere e simpatici murales. Nelle
serate estive, inoltre, il centro storico ospita concerti musicali,
congressi e convegni.
Impossibile rinunciare ad
una visita al Museo del Mare (via Savoia 57), dove sono conservati
alcuni importanti reperti archeologici recuperati dai fondali marini
sanvitesi, in particolar modo sul relitto della nave arabo-normanna che
giace sui fondali antistanti il Faro.
Sempre in via
Savoia, troviamo Palazzo La Porta, nuova sede del Municipio.
L'immobile risale al XIX secolo e reca in sé le principali caratteristiche
dell'architettura ottocentesca, come gli splendidi pavimenti in maiolica e
l'atrio in basolato. Proprio alle spalle del palazzo, un rigoglioso giardino
ospita spesso mostre ed iniziative culturali.
Il mare cristallino e la spiaggia bianchissima sono la splendida cornice che
fa di San Vito Lo Capo una vera e propria perla del Mediterraneo. Basti
pensare che la cittadina è stata inserita fra le 300 località con le spiagge
più belle d'Italia (Guida Blu ed. 2002 - Touring Club Italiano). E a
proposito di mare, un'ultima ma non meno importante informazione. Anche per
l'anno 2002, è stata assegnata a San Vito Lo Capo la
Bandiera Blu
d'Europa,
per la qualità delle sue spiagge. Tutti i sanvitesi vanno fieri di questo
riconoscimento, che rappresenta un ulteriore richiamo per i turisti in cerca
di natura incontaminata ed una conferma dell'amore e della cura che gli
abitanti e l'amministrazione comunale hanno nei confronti del territorio.
Tutta
la zona è di notevole interesse paesaggistico e culturale ed è ricca
di rare bellezze archeologiche e splendidi tesori naturali.
Secondo le preferenze, il
visitatore può scegliere di andare alla volta di itinerari archeologici e
scoprire così le tracce dei primi insediamenti preistorici in Sicilia,
ammirare gli ulivi ultracentenari di
Castelluzzo, lasciarsi incantare dalla
bellezza di una delle numerose calette marine immerse nel mare azzurro,
godere di un tramonto infuocato di
Macari, e ancora, incamminarsi in luoghi
dove la natura selvaggia si mostra in tutta la sua originaria bellezza.
Qualunque sia il percorso scelto, si resterà stupefatti dalla ricchezza di
questi luoghi.
Una particolare segnalazione va fatta per la splendida Riserva naturale
dello Zingaro,
uno dei luoghi più pittoreschi ed
incontaminati dell'Isola, la prima istituita in Sicilia con la L.R. n.98 del
maggio 1981, grazie all'azione di un movimento ambientalista.
"Il
territorio della Riserva dello Zingaro, esteso per circa 1700 ettari,
…occupa buona parte della penisola di Capo S. Vito nel lato occidentale del
golfo di Castellammare; il suo litorale si sviluppa per circa otto
chilometri di costa con tratti di falesie a strapiombo e calette accessibili
molto belle, meta continua degli amanti della balneazione, attirati
soprattutto dalla limpidezza delle acque e dalla tranquillità dei luoghi.
All'interno, senza allontanarsi molto dalla costa, il paesaggio diventa
montuoso, culminando, da sud verso nord, nelle vette di Monte Scardina,
Monte Speziale, Monte Passo del Lupo e Monte Acci con la sua cresta
dolomitica; paesaggio ben modellato, solcato appena da alcuni canali
erosivi, a volte anche profondi, che portano verso il mare l'acqua piovana
che, data la natura calcarea del terreno, non penetra nel sottosuolo" (il
precedente testo virgolettato è tratto
"Guida illustrata della flora dello Zingaro, L'EPOS, 1999 di Carmelo
Federico).
Le Foto più ricorrenti sulla Riserva dello Zingaro sono, di norma, quelle
delle stupende insenature e della grotta dell'Uzzo.
Lo
Zingaro, inoltre, è interessante per la vegetazione esistente, la flora e la
fauna della macchia mediterranea. Nella riserva vivono molte piante rare ed
endemiche (Fiordaliso di Sicilia, Limonio di Todaro, Palma nana, Orchidea di
Branciforti, Timo spinosetto, Giaggiolo, Speronella, Perpetuino).
Dal punto di vista faunistico, va ricordato che qui nidificano almeno 39
specie di uccelli, principalmente rapaci, tra cui: il Falco Pellegrino,
l'Aquila del Bonelli, il Gheppio, il Barbaggianni e la Poiana. All'interno
dello Zingaro si trova anche la Grotta dell'Uzzo, un vero e proprio
monumento naturale, che reca ancora le tracce dei primi insediamenti
preistorici della Sicilia. La Riserva è visitabile soltanto a piedi ed è
perfettamente organizzata con sentieri, segnalazioni dei percorsi ed aree
attrezzate
(tratto dal sito
www.comune.sanvitolocapo.tp.it). |