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CASTROREALE - STORIA E DESCRIZIONE DELLA CITTA' |
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Chiesa Madre - L'elegante
portale barocco contrasta con il massiccio campanile cinquecentesco, che
servì probabilmente da torre di awistamento. All'interno si conservano
l'incantevole S. Caterina d'Alessandria (1534) e S. Maria di
Gesù (1501) entrambe di Antonello Gagini, ed il S. Giacomo
Maggiore di Andrea Calamech (navata sinistra). Dalla terrazza, sul lato est
della chiesa, si può ammirare un magnifico panorama sulla piana di Milazzo:
la lapide ricorda ulteriori privilegi concessi alla "città regia" dal re di
Spagna Filippo IV nel 1639. Pinacoteca di S. Maria degli Angeli - Custodisce alcune pregevoli opere di pittura e scultura, tra le quali una tavola di S. Agata (1420 circa) dallo schema bizantineggiante, un trittico fiammingo raffigurante l'Adorazione dei Magi tra le Sante Marina e Barbara (1545) di rara delicatezza, un bel polittico della Natività della bottega napoletana di G. F. Criscuolo, una statua marmorea di S. Giovanni Battista del Calamech (1568) e un paliotto in argento di Filippo Juvara (XVIII sec.). Museo Civico - Ospitato
nell'ex-oratorio di S. Filippo Neri, raccoglie sculture in legno e in marmo,
tra cui lo splendido monumento funebre di Geronimo Rosso (1506-1508), opera
di grande purezza di Antonello Gagini, e una serie di notevoli pitture. Di
particolare rilievo sono: una Croce iconostatica trecentesca, una bella tela
della Madonna col Bambino di Antonello de Saliba (1503-1505) in cui colpisce
il "viso da adulto" del bambino, una tavoletta del Salvator Mundi di
Polidoro da Caravaggio dalle chiare influenze raffaellesche, e una pala con
S. Lorenzo di Fra' Simpliciano da Palermo. STORIA L'antica Cristina, arroccata sulle propaggini dei Monti Peloritani, diviene città demaniale di una certa importanza a capo di un ampio territorio, quando Federico II d'Aragona le concede questo privilegio in cambio della fedeltà dimostrata durante la guerra contro gli Angioini. Ribattezzata Castroreale, conserva ancora il suo aspetto medievale, con stradine e vicoli che si aprono in deliziose piazzette e numerose sono le chiese, molto ricche di opere d'arte, che ne raccontano il glorioso passato. |